Un’esposizione per celebrare l’arte di Giancarlo Sangregorio, a cento anni dalla sua nascita, all’Università dell’Insubria

L’Università dell’Insubria celebra il centenario della nascita dello scultore Giancarlo Sangregorio con una mostra che si terrà presso il Collegio universitario “Carlo Cattaneo” di Varese, dal 30 aprile al 31 luglio 2025. L’evento, organizzato dal Centro di ricerca sulla Storia dell’arte contemporanea del Dipartimento di Scienze umane e dell’innovazione per il territorio, rappresenta un omaggio significativo al Maestro, rinsaldando il legame tra l’artista e l’Ateneo, iniziato nel 1999 con la partecipazione di Sangregorio alla collettiva “Arte in Università a Varese”.

La mostra, curata dai docenti Massimiliano Ferrario e Laura Facchin, presenta una selezione di opere grafiche, manufatti etnici in legno raccolti da Sangregorio durante i suoi viaggi e l’opera “Senza titolo (Figura)” (2012), un bronzo donato all’Università dalla Fondazione Sangregorio Giancarlo. Quest’opera, simbolo dell’evento, dialoga con una scenografica maschera cerimoniale agbogho mmwo, mettendo in luce il primitivismo nella poetica dello scultore: una memoria condivisa dell’esperienza umana che supera le barriere culturali.

Un viaggio tra arte e storia

L’esposizione include anche materiali d’archivio e fotografici inediti, prestati dalla Fondazione Sangregorio Giancarlo, che ricostruiscono il rapporto tra l’artista e Varese. La mostra si inserisce nel progetto “Sangregorio 100 anni (1925-2025). La pietra Il legno I luoghi”, patrocinato da Regione Lombardia, Comune di Milano e Fondazione Cariplo, e vede la partecipazione di numerosi partner, tra cui la Grande Brera, le Gallerie d’Italia, il Museo delle culture di Lugano (Musec), il Comune di Varese, i Musei Civici di Varese, la Fondazione Visconti di San Vito, e il MA*GA di Gallarate.

La mostra è visitabile gratuitamente, per piccoli gruppi accompagnati (max 10 persone), dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 19. Per prenotazioni: crisac.insubria@gmail.com


MUSEC – Museo delle culture – Riva Antonio Caccia 5, Lugano (CH)
dal 16 aprile al 15 giugno 2025
orari: lunedì / mercoledì / giovedì / venerdì: 11:00 – 18:00
sabato / domenica e festivi: 10:00 – 18:00 Chiuso il martedì
FOCUS. IL PRIMITIVISMO. DIALOGO CON LA COLLEZIONE DI ARTE PRIMITIVA
È documentata l’attività di Sangregorio come cultore e collezionista di arte etnografica con due pezzi di arte oceanica, rarissimi esempi di maschere kavat in tessuto di corteccia create dai popoli del Baining (presenti anche al Metropolitan Museum di New York) ed è esposta una sua opera ispirata al tema del primitivismo, che rappresenta lo sviluppo iconico di una ricerca avviata a partire dagli anni Ottanta.

 

Il MUSEC presenta un’esposizione dedicata a Giancarlo Sangregorio in occasione del centenario della sua nascita. La mostra celebra la duplice identità di Sangregorio: scultore di grande sensibilità materica e raffinato collezionista.

Nello Spazio Tesoro di Villa Malpensata una tela dell’artista è accostata a due maschere della Nuova Guinea, acquisite durante i suoi numerosi viaggi. L’interesse di Sangregorio per l’arte etnica ha giocato un ruolo fondamentale nel suo dialogo profondo con la materia e le sue energie, un confronto che si riflette direttamente nella sua opera.

La mostra sarà aperta al pubblico e visitabile gratuitamente dal 16 aprile al 15 giugno 2025.

LE CELEBRAZIONI DEL CENTENARIO

Le iniziative promosse dalla Fondazione Sangregorio, riunite sotto il titolo “Giancarlo Sangregorio (1925-2025). 100 anni. La pietra il legno i luoghi”, mirano a ricordare e valorizzare il lungo percorso creativo dell’artista. L’obiettivo è invitare il visitatore a scoprire le opere e le collezioni nei luoghi che sono stati centrali nella sua vita.

Sarà disponibile un’app gratuita, dinamica e intuitiva, che guiderà il pubblico attraverso una rete di percorsi urbani ed extraurbani, nazionali e internazionali. L’applicazione è progettata per informare e coinvolgere il pubblico, trasformando la scoperta artistica in un’esperienza di connessione con il paesaggio e con il tessuto cittadino, in un dialogo continuo tra arte, natura, materia e scorci meravigliosi.